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BATTESIMI
Nota sul battesimo
Il modo
La parola «battezzare», usata nella formula battesimale, letteralmente significa «immergere». Questa interpretazione viene confermata dagli studiosi di greco e dagli storici della Chiesa. Anche gli studiosi appartenenti a Chiese che battezzano per aspersione ammettono che il metodo usato in origine era l’immersione. Vi sono inoltre buone ragioni per credere che ai Giudei del tempo apostolico il comandamento di essere «battezzati» suggerisse l’idea dell’immersione. Essi, infatti, conoscevano il «battesimo dei proseliti», che simboleggiava la conversione di un pagano al giuda esimo: il convertito stava in piedi nell’acqua, che gli arrivava al collo, mentre gli veniva letta la Legge; dopodiché lo si immergeva nell’acqua, indicando così che era stato purificato da ogni contaminazione del paganesimo ed aveva cominciato a vivere una vita nuova come membro del popolo di Dio. […]
La formula
«Battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo» (Matteo 28:19). […] La formula trinitaria definisce un’esperienza. Coloro che sono battezzati nel nome di Dio Trino testimoniano, con quell’atto, di essersi tuffati in una comunione spirituale con la Trinità, cosicché di loro si può dire: «La grazia del Signor Gesù Cristo e l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi» (2 Corinzi 13:13).
Il candidato
Tutti coloro che si sono sinceramente pentiti dei loro peccati ed esercitano una fede vivente nel Signore Gesù sono idonei a ricevere il battesimo. Nella chiesa apostolica il rito era accompagnato dalle seguenti espressioni esteriori: professione di fede (Atti 8:37), preghiera (Atti 22:16), voto di consacrazione (1 Pietro 3:21). Poiché i bambini non hanno peccati dei quali pentirsi e non possono esercitare la fede, vengono logicamente esclusi dal battesimo nell’acqua. Con questo non vogliamo proibire loro di andare a Gesù (Matteo 19:13, 14).
L’efficacia
Il battesimo nell’acqua in se stesso non ha nessuna potenza per salvare; le persone vengono battezzate non perché vengano salvate, ma perché sono salvate. Pertanto non possiamo dire che questo rito sia assolutamente necessario per la salvezza, ma possiamo insistere che è indispensabile per la completa ubbidienza. […] L’ elezione del convertito alla grazia di Dio è completata dal suo pubblico insediamento come membro della chiesa di Cristo.
Il significato
Il battesimo simboleggia le seguenti idee:
- La salvezza. Il battesimo nell’acqua è un dramma (rappresentazione, ndr) sacro, che rappresenta i fondamenti dell’Evangelo. L’abbassamento del convertito rappresenta la morte di Cristo; l’immersione del convertito la Sua morte ratificata, o il seppellimento; l’emersione del convertito significa la vittoria sulla morte, ovvero la risurrezione, di Cristo.
- L’esperienza. Il fatto che questi riti vengano compiuti con il convertito mostra che egli è stato spiritualmente identificato con Cristo. L’immersione proclama il messaggio: «Cristo è morto per il peccato, affinché quest’uomo potesse morire al peccato». Il riemergere del convertito reca questo messaggio: «Cristo è risuscitato dai morti, affinché quest’uomo potesse vivere una nuova vita di giustizia».
- La rigenerazione. L’esperienza della nuova nascita è stata definita un «lavamento» (letteralmente «bagno», Tito 3:5), perché con essa i peccati e le contaminazioni della vecchia vita vengono purificati. Come il lavarsi con l’acqua purifica il corpo, così Dio, in relazione alla morte di Cristo e attraverso lo Spirito Santo, purifica l’anima. Il battesimo nell’acqua simboleggia questa purificazione: «Levati, e sii battezzato, e lavato dei tuoi peccati (cioè come un segno di ciò che è già stato fatto)» (Atti 22:16).
- La testimonianza. «Voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo» (Galati 3:27). Il battesimo nell’acqua significa che il convertito ha, per fede, «rivestito» Cristo, cioè il suo carattere, affinché gli uomini possano vedere Cristo in lui come vedono l’uniforme sui soldati. Con il rito del battesimo il convertito, parlando figuratamente, indossa pubblicamente l’uniforme del regno di Cristo.
(tratto da: Myer Pearlman, Le dottrine della Bibbia, Roma, Adi-Media, 1988, pp.279-282)
DICHIARO
- Di aver creduto che il Signore Gesù Cristo è morto per i miei peccati ed è risuscitato per la mia giustificazione, come sta scritto. (Giovanni 3:16; Romani 4:25 e 10:9-10)
- Di essermi pentito dei miei peccati, di averli confessati a Dio e di averli abbandonati. (Salmo 38:18; Proverbi 28:13; Atti 2:38; I Giovanni 1:8-10)
- Di voler rinunziare ad ogni vizio e ad ogni abitudine peccaminosa e di voler consacrare la mia vita a Dio mediante la preghiera, lo studio delle Sacre Scritture e la partecipazione assidua alle riunioni di culto. (Giovanni 8:31-32-36; Efesini 4:22-32; Tessalonicesi 4:1-8; 2° Timoteo 2:21-22; Ebrei 12:14; I Giovanni 2:15-17).
- Di accettare le regole e le discipline della Chiesa, rispettando il pastore, gli anziani ed i diaconi come autorità costituite. (I Corinzi 12:28; Tito 1:5; Efesini 4:11; Atti 6:3-6)
- Di essere disponibile nei limiti delle mie possibilità a partecipare ad opere ed iniziative della Chiesa, ed a contribuire in maniera regolare con offerte libere a carattere ordinario e straordinario ai fabbisogni della Chiesa ed alle attività missionarie ed evangelisti che dalla stessa sostenute. (Matteo 28:18-20; Atti 2:41-42, 46; Ebrei 13:17; 1°Tessalonicesi 5:12-13; 1°Timoteo 5:17; 2°Corinzi 9:7-11)
- Di accettare e condividere gli articoli di fede della Chiesa.
- Dichiaro infine di aver accettato il Signore Gesù Cristo come mio personale Salvatore e Signore per cui desidero amarlo e servirlo tutti i giorni della mia vita e quindi in ubbidienza alla sua volontà.
CHIEDO
Al Pastore della Chiesa di essere battezzato/a in acqua per immersione nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, secondo il comandamento del Signore riportato in Matteo 28:19-20, e di essere accettato come membro comunicante della comunità.
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